Gaeta: un grande tesoro archeologico consegnato alla città

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Arrivano “i primi tesori” al Museo del Mare: consegnati al Comune reperti archeologici sequestrati dalla Guardia di Finanza

 

 

Gaeta, 18 novembre 2014. 350 reperti di notevole interesse storico-archeologico sono i primi tesori del Museo del Mare in fase di realizzazione a Gaeta, presso la “Caserma Cosenza, Casa della Cultura e dell’Economia del Mare”.

 

Si tratta di importanti resti d’epoca romana sequestrati e recuperati dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gaeta, nell’ambito di una complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria, esperita tra il Dicembre 2012 e Settembre 2013. Gran parte dei reperti sono stati rinvenuti, a seguito di informazioni raccolte sul territorio comunale, nella chiesa Santa Maria della Sorresca, chiusa al culto. Ulteriori indagini hanno consentito ai militari della G.d.F. di risalire agli autori del reato e sequestrare altri importanti reperti che erano stati trafugati per abbellire case private.

Con la firma di un Protocollo ad hoc, avvenuta mercoledì 19 novembre 2014, nell’Aula Consiliare del Palazzo Comunale, tra il Sindaco Cosmo Mitrano ed il Com.te del Reparto Operativo Aeronavale Col.Pil.T.Sfp Roberto Bencivenni, il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia ha consegnato al Comune di Gaeta, su consenso dell’Autorità Giudiziaria competente, i reperti sequestrati, al fine di curarne la conservazione e renderli fruibili alla cittadinanza e ai turisti. Presenti alla firma dell’atto anche il Capitano Davide Miserendino e il Maresciallo Capo Marco Prosdocimo della Sez.Op. Nav. Guardia di Finanza di Gaeta. Hanno partecipato anche rappresentanti del Consiglio e Giunta comunale dei ragazzi capitanati dal mini Sindaco Claudia Tagliamonte   insieme ad alunni della scuola primaria dell’Ist. Comprensivo Carducci.

Soddisfatto il Sindaco Mitrano che ha espresso, a nome dell’intera Amministrazione Municipale, i più sentiti ringraziamenti al Comandante Bencivenni “per il gesto di amicizia e amore che la Sez.Op. Nav. della Guardia di Finanza ha dimostrato verso la nostra città e i suoi abitanti, affidando al Comune la cura di numerosi resti archeologici su cui è impresso il DNA della nostra cultura e della nostra civiltà. Ci impegniamo a custodirli nel modo più idoneo e a renderli fruibili al pubblico in appositi spazi creati ad hoc all’interno del Museo del Mare, che stiamo portando a compimento nella Caserma Cosenz, a Gaeta Medievale”.

Per il Comandante Bencivenni ” Il posto migliore per conservare i resti archeologici che il mare del Golfo per secoli ha custodito non poteva che essere Gaeta, luogo del ritrovamento, vivace protagonista di importanti momenti della storia del nostro Paese, città di antiche e radicate tradizioni marittime, che proprio al Mare si appresta a dedicare un Museo, dove siamo certi troveranno degna ospitalità i reperti sottratti, dai nostri uomini, alle mire di malintenzionati”.

Sarà, infatti, la Casa della Cultura e dell’Economia del Mare, presso la Caserma Cosenz attualmente in ristrutturazione, ad ospitare le preziose tracce del passato. Un piano di questo storico edificio è stato, infatti destinato dall’attuale Amministrazione all’allestimento del Museo del Mare che, grazie alla consegna dei 350 reperti, comincia a prendere corpo.

Ad illustrare il “tesoro archeologico” consegnato al Comune è il Maresciallo Capo Prosdocimo:Circa 350 pezzi, testimonianze storiche di epoca romana (dal IV sec. a.C. fino alla fine dell’Impero Romano) per la maggior parte provenienti dai fondali del Golfo di Gaeta, e consistenti in strumenti o parti di essi, necessari alla navigazione e al commercio marittimo: ancore di pietra, di piombo e di ferro, solcometri per la misurazione della profondità marina, macine per triturare cereali e ricavarne farine, anfore e anforisti per la conservazione delle merci durante la navigazione, piatti e vasellame. Ma anche reperti di epoca più recente come palle di cannone in pietra e ferro che dovrebbero risalire al periodo borbonico”.

anfore 2 Foto Sez. Op. Nav G.d.F ancora anfore

 

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