Mostra Storico – Documentaria del Museo del Fronte e della Memoria

A  Gaeta, presso il Museo diocesano, in Piazza De Vio 7, è presente la mostra “In Trincea con Onore – a cento anni dalla Grande Guerra”, un progetto espositivo di carattere innovativo che nasce dalla sinergia tra l’ufficio per i beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Gaeta e l’associazione “Museo del Fronte e della Memoria” di Gaeta.

A cento anni dalla prima guerra mondiale (1914-1918), la mostra presenta un suggestivo itinerario attraverso diorami a grandezza naturale, progettati e realizzati come rappresentazione dei territori del conflitto: la trincea, luogo in cui i soldati difendevano le loro postazioni; l’assistenza medica e spirituale della Croce Rossa e dei cappellani militari. Tra i numerosi reperti esposti figurano un “bollettino della vittoria”, targa bronzea riguardante un monumento perduto, e “Il bacio della Patria”, statua in ceramica che commemora il sacrificio di quei ragazzi sul fronte. La Mostra continua nelle sale del Museo che raccolgono il patrimonio artistico e culturale della Chiesa di Gaeta.

 

Abbiamo visitato la mostra, ecco alcune foto gentilmente commentate dal patron Salvatore Gonzales

 

Fotografia che immortala il fazzoletto della rianessione di Trieste all’Italia e il fazzoletto realizzato in onore del sacrificio dei soldati italiani.

 

Fotografia dell’elmetto Italiano ritrovato sul Piave all’interno di una trincea dopo cento anni , ancora intestata ad un soldato italiano.

 

Targa in bronzo del bollettino della vittoria il quale proclamava la fine del primo conflitto mondiale riassumendo al tempo stesso gli eventi più importanti di quell’impresa .

 

Vetrina in cui sono raccolti i cimeli riportati a casa dai reduci , il libretto originale dell’inaugurazione del monumento dei caduti di Villa Traniello e altri cimeli che raccontano le vicende di quell’immane tragedia.

 

L’angolo dedicato all’aviazione italiana in cui sono presenti le fotografie dell’eroe del Piave Giovanni Ancillotto, le fotografie del Piave scattate da Emenergildo Santoni il 23 novembre del 1917 un mese esatto dalla disfatta di Caporetto, e lelica d’aereo di uno SPAD S VII lo stesso modello di aereo pilotato da Francesco Baracca.

 

Vetrina dedicata ai bersaglieri.

 

Vetrina dedicata agl’ arditi.

 

Una corazza modello Farina completa di elmo alto e basso, utilizzata dagl’ arditi Italiani.

 

 

Bronzo che rappresenta un soldato della Brigata Salerno intento a difendere il suolo italiano.

Una vetrina che conserva e mostra gli armamenti usati dagl’ Italiani .

 

Cimeli appartenuti agl’ alpini Italiani.

 

Diorama di una postazione presidiata dagl’ alpini.

 

Inno della Brigata Gaeta.

 

Cartolina e inno originale della Brigata Gaeta.

 

Giacca della croce Rossa Americana appartenuta ad Ernest Hemingway.

 

Proietti per artiglierie Austriache.

 

Una giacca d’ alpino Austriaco e una corazza tedesca utilizzata dalle truppe d’assalto.

 

Vetrina in cui sono esposti cimeli dei soldati Tedeschi.

 

Vetrina in cui sono esposti cimeli dei soldati Austriaci e Ungheresi.

 

Vetrina in cui sono esposti cimeli dei soldati Americani ed Inglesi.

 

Vetrina in cui sono esposti cimeli dei soldati Francesi.

 

Vetrina in cui sono esposte le scatolette date ai soldati al fronte.

 

Diorama del punto di primo soccorso .

 

Diorama di una postazione posta a presidio e protezione dell’ospedaletto di primo soccorso.

 

Diorama della ricostruzione di un altare da campo.

 

Vetrina contenente materiale di sanità

 

Teca contenente la giacca e gli oggetti per celebrare la santa messa , appartenuti a Don Luigi Di Campo sacerdote di Gaeta partito anche lui per la Grande Guerra.

 

Vetrina contenente i cimeli appartenuti ai Cappellani Militari.

 

Fotografia che mostra la struttura della trincea.

 

Fotografia che mostra un crocifisso realizzato con una scheggia di una bomba .I soldati dopo aver fatto il segno della croce entravano in linea abbandonando dietro le loro spalle la trincea unica protezione sul campo di battaglia.

 

Diorama dell’accampamento di carico. In questo luogo venivano caricati i materiali sui muli per essere portati in montagna.

 

Diorama del punto di carico. Il mulo amico indispensabile del soldato , grazie a questi animali è stato possibile trasportare in alta montagna i materiali indispensabile per la costruzione delle trincee e allo stesso tempo per portare giù i feriti e i caduti .

 

Fotografia della zona di carico vista dalla vetrata che affaccia nel vicolo.

Condividi post: