Pillole di Storia: La Battaglia del Garigliano

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La presenza dei saraceni sul nostro territorio diventa sempre più pericolosa…il principe di Capua(Landolfo I) e Atenolfo II insieme a papa Giovanni X si fanno promotori di una grande alleanza con l’ Impero d’ Oriente per distruggere i barbari. Della lega fanno parte anche l’ Imperatore greco Costantino VII, il doge di Napoli (Gregorio IV), il doge di Gaeta (Giovanni III), i principi di Salerno di Capua e di Benevento.

L’Armata d’ Oriente si accampa nei pressi del Garigliano alla quale si uniscono truppe pugliesi e calabresi. Raggiungono il Garigliano anche il duca di Spoleto e il marchese di Toscana formando così un formidabile esercito!!

Giunti a Minturno, il pontefice Giovanni X assume il comando dell’esercito così composto: marchese di Toscana e duca di Spoleto con le rispettive milizie; Atenolfo e Landolfo a capo dei beneventani e capuani; il duca Gregorio IV con i napoletani, cumani, sorrentini; il duca Giovanni a capo dei gaetani ed i pontefici con il fratello del Papa. Per mare il litorale di Gaeta è difeso dalle flotte di Napoli e di Gaeta e da quella d’ Oriente.

Il 14 Luglio il poderoso esercito comincia una lotta che dura oltre due mesi e i barbari dopo una lunga resistenza, sono costretti a cibarsi di quel poco che trovano, la lotta diventa feroce e con il furore che li contraddistingue, si lanciano contro la muraglia umana degli alleati per sfondarla!! Non riescono nell’intendo e si danno alla fuga sparpagliandosi nelle campagne e nei monti intorno ma anche li vengono annientati.

Questa battaglia simboleggia anche il trionfo dell’ italianità incidendo sulla storia d’Italia del X secolo e resta tra le pagine più gloriose della nostra storia.

Intanto il doge di Gaeta, Giovanni III viene nominato duca di Gaeta ed il papa Giovanni X gli conferma la concessione del ducato di Fondi e della contea di Minturno.

A cura di Associazione Amate Sponde

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