Nel 1140 finisce il ducato di Gaeta con Riccardo III di Carinola. Quindi Gaeta perde l’autonomia ed entra a far parte dell’autonomia normanna. Castellone entrerà a far parte del ducato di Fondi. I castelli di itri e di Maranola restano confermati sotto il dominio di Gaeta. Intanto re Tacredi (circa nel 1197) per dimostrare a Gaeta la sua benevolenza, conferma i privilegi di cui godeva già.
Nel 1222 Francesco d’Assisi,sente parlare del santuario della trinità ed incuriosito viene da Montecassino e qui costruisce una chiesetta ed un romitaggio di poche camere.
Nel 1227 Federico II di Svevia restaura ed amplia il castello ma durante le lotte fra l’imperatore ed il papa Gregorio IX, la città è costretta ad arrendersi alle forze pontificie che assediarono Gaeta e dopo essere entrati in città,si scagliano contro il castello demolendolo in parte (i ruderi vengono gettati nel mare sottostante). Il papa riconcede il diritto a Gaeta di coniare moneta propria.
Dopo aver fatto pace con il papa, Federico II e dopo essere tornato in possesso di Gaeta (per dispetto), toglie alla cittadina il diritto di coniare monete, il consolato, ed i privilegi, inoltre impone dogana e fa costruire quattro torri al castello.
A cura di Associazione Amate Sponde