Ricette Prodotti Tipici: Le Ciammelle di Gaeta

Dolci tipici della tradizione gaetana

Le Ciammelle di Gaeta ( o ellenesi)

Probabilmente sono poco note ai giovani e forse anche i meno giovani se le sono dimenticate, ma le “Ciammelle ellenesi” sono un dolce tipico della tradizione gaetana.

Il nome deriva infatti dal quartiere Elena, vecchio modo di chiamare le zona al di fuori delle mura di Gaeta medioevale.

Oggi è diventato molto difficile trovare queste piccole ciambelline, il cui cuore è fatto di un semplice impasto di farina, uova e un filo di olio extravergine d’oliva.

Quello che le caratterizza infatti è il “naspro”, glassa bianca di zucchero e limone che le ricopre e riempie le stanze con il suo profumo inebriante.

Fare le ciammelle richiede molta fatica e olio di gomito, ma soprattutto esperienza e passione. Una volta data alle ciammelle la loro caratteristica forma e dopo averle cotte al forno,si tuffano in un pentolone ricco di “naspro” ancora liquido e caldo e si mescolano dal basso verso l’alto fino a completa “naspratura” e cioè finché la glassa diventa bianca e asciutta.

Ingredienti per la pasta:

4 uova

2 tuorli

2 cucchiai di olio di olio extravergine di oliva

Preparazione della pasta:

A quattro uova, due tuorli e due cucchiai di olio di oliva, incorporare bene, senza fare grumi, una quantità di farina in modo da fare un impasto piuttosto morbido. Spolverare leggermente l’asse con la farina e dare alla pasta una forma cilindrica di tre centimetri circa. Tagliarla a pezzetti grossi come una noce e quindi formare le ciammelline. Metterle nella teglia un po’ staccate l’una dall’altra e cuocere o forno caldo a circa 250 gradi.

Ingredienti per il “naspro”:

700 grammi di zucchero

Un decilitro e mezzo di acqua

La scorza di mezzo limone

Alcune gocce di olio di rose

Preparazione del “naspro”:

Sciogliere in un recipiente lo zucchero con un decilitro e mezzo d’acqua; mettere sul fuoco moderato e far bollire per circa 5 minuti, Quando il composto è quasi freddo versare in un recipiente più grande grattugiandovi sopra la scorza di mezzo limone ed aggiungere alcune gocce di olio di rose. Versare nel “naspro” le ciambelline rimischiandole con un cucchiaio di legno dal manico lungo, finché esse saranno completamente impregnate. Quindi versarle su di un vassoio, Diverranno più tenere se tenute chiuse in una scatola per qualche giorno.

….. mangiare le ciammelline ancora calde, appena “nasprate” è un’esperienza unica, in cui la ciammelina asciutta e dal sapore neutro esalta la ricchezza di una glassa ancora morbida che sprigiona tutti i suoi intensi profumi.

Solo chi le ha assaggiate può capire cosa significa…..!!

A cura di Associazione Amate Sponde

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